A fine aprile avevo già partecipato al LovereArts, la manifestazione, come raccontato nel mio resoconto, si era svolta in un clima piuttosto triste, visto il lutto cittadino che aveva colpito il Borgo di Lovere, erano stati annullati tutti gli spettacoli e la domenica di pioggia non aveva aiutato molto.
Gli organizzatori hanno deciso di riproporre l'evento ancora sui tre giorni, ma questa volta con tanti eventi a far da cornice all'esposizione, nei negozi del borgo, di prodotti handmade realizzati da artigiani e hobbisti. Io ovviamente farò parte dell'evento, esporrò le mie creazioni nel borgo Santa Maria per tutti e tre i giorni della manifestazione.
Durante questa edizione del LovereArts il clima questa sarà proprio di gran festa, ci sarà musica, spettacoli di cabaret, visite guidate e molto altro. Il programma completo lo potete trovare qui. Vi aspetto!!!
__________________________________________________
LOVERE ARTS 31 MAGGIO - 2 GIUGNO 2014
Orari Manifestazione
sabato 31 maggio: dalle dalle 9:00 alle 12:30 / dalle 15:00 alle 23:00
domenica 1 giugno: dalle 9:00 alle 12:30 / dalle 15:00 alle 23:00
lunedì 2 giugno: dalle 9:00 alle 19:30
__________________________________________________
Buona creatività a tutti… Alberto.
venerdì 30 maggio 2014
LovereArts - 31 maggio | 2 giugno 2014
martedì 27 maggio 2014
Orecchini a goccia
Ogni tanto mi chiedo in che modo lavora la mia testa e molto spesso mi rispondo che è meglio non sapere. Di sicuro in quello che faccio c'è molto istinto, soprattutto nella scelta delle cose da realizzare e dei tempi in cui realizzarle. Qualche mese fa avevo fatto un paio di ciondoli partendo dalla stessa forma, un ovale, uno di questi lo avevo descritto come due gocce, una da guardare e una attraverso cui guardare, non hanno resistito molto prima di essere venduti e il primo pensiero è stato, su questa forma devo provare a lavorarci. Detto fatto, non ho realizzato più nulla di simile… ma io sono fatto così. Al mercatino di Lovere di fine aprile, stavo lavorando un po', quando mi è tornato alla mente quel ciondolo e ho detto, dai che preparo la base, ho preso la corda, la colla, la dima ovale da cui partire e… dopo pochi giri di corda, mi sono fermato e ho detto, sai che c'è? Faccio un paio di orecchini e il ciondolo è ancora li che aspetta di essere fatto.
Due gocce di corda che cadono a testa in giù, un po' di sabbia a rivestirle e una sfumatura di gommalacca, i frammenti vanno a riempire il vuoto creato dall'asola a cui si aggancia la monachella, semplici ma con personalità, come dicevo nel vecchio post del ciondolo, alcune forme parlano da sole.
Buona creatività a tutti… Alberto
Orecchini realizzati interamente a mano con corda, sabbia e frammenti di conchiglie |
Due gocce di corda che cadono a testa in giù, un po' di sabbia a rivestirle e una sfumatura di gommalacca, i frammenti vanno a riempire il vuoto creato dall'asola a cui si aggancia la monachella, semplici ma con personalità, come dicevo nel vecchio post del ciondolo, alcune forme parlano da sole.
Buona creatività a tutti… Alberto
martedì 20 maggio 2014
Guardare indietro
In questi giorni stavo un po' riguardando i miei primi lavori e stavo concentrando l'attenzione su come, inizialmente, realizzavo quasi esclusivamente ciondoli e ben poche collane. Vivevo la creazione di un ciondolo, un po' come l'essere davanti ad una piccola tela su cui poter dar sfogo alla creatività. Le mie tele erano le lastre o i dischi di corda, oggi, sempre di più, mi accorgo che anche il girocollo e la chiusura diventano parte integrante della tela, frammenti di idee si compongono, si incastrano tra loro, nel tentativo di dar vita a qualcosa che possa raccontarsi e raccontarmi in ogni sua parte.
In questa nuova collana, l'intreccio su cui ho sperimentato negli ultimi tempi, diventa una sottile trama che percorre quella piccola fessura creata tra due lastrine di corda, rivestite di sabbia, la gommalacca sulla corda che lega insieme le lastre orizzontali contrasta il colore chiaro della sabbia, mentre i frammenti disposti a triangolo richiamano la trama dell'intreccio.
Ma come dicevo, anche il resto della collana si personalizza, la scelta di una corda un po' particolare, due nodi che permetto di allungare o stringere un pochino il girocollo sui lati, possono dare un aspetto diverso a tutto l'insieme.
Infine, quei due fili di corda, continuano il loro percorso fino alla chiusura, da una parte un piccolo nido rivestito di gommalacca, dall'altra un'asola creata dal movimento morbido della corda stessa.
Spero, andando avanti col tempo, di poter continuare a guardare indietro e vedere che di strada ne ho percorsa e il mio modo di lavorare si è evoluto.
Buona creatività a tutti… Alberto!
In questa nuova collana, l'intreccio su cui ho sperimentato negli ultimi tempi, diventa una sottile trama che percorre quella piccola fessura creata tra due lastrine di corda, rivestite di sabbia, la gommalacca sulla corda che lega insieme le lastre orizzontali contrasta il colore chiaro della sabbia, mentre i frammenti disposti a triangolo richiamano la trama dell'intreccio.
Ma come dicevo, anche il resto della collana si personalizza, la scelta di una corda un po' particolare, due nodi che permetto di allungare o stringere un pochino il girocollo sui lati, possono dare un aspetto diverso a tutto l'insieme.
Infine, quei due fili di corda, continuano il loro percorso fino alla chiusura, da una parte un piccolo nido rivestito di gommalacca, dall'altra un'asola creata dal movimento morbido della corda stessa.
Spero, andando avanti col tempo, di poter continuare a guardare indietro e vedere che di strada ne ho percorsa e il mio modo di lavorare si è evoluto.
Buona creatività a tutti… Alberto!
Etichette:
Ciondoli,
collane,
conchiglie,
corda,
gommalacca,
intreccio
martedì 13 maggio 2014
Portacandele: l'albero
Non è la prima volta che mi ritrovo a parlare di alberi, non posso farne a meno, sono uno degli elementi naturali che amo di più, sono i protagonisti assoluti dei miei amati boschi e mi accompagnano durante le mie innumerevoli escursioni… abete, faggio, quercia, castagno sono le essenze che incontro più facilmente e che mi regalano anche belle soddisfazioni, ma di questo ne parliamo in un'altra occasione.
Gli alberi mi rilassano, mi fanno sentire libero, mi fanno respirare a pieni polmoni, mi danno sicurezza, mi fanno sentire a casa. Ogni bosco mi affascina per qualcosa di diverso, nell'abetaia, in mezzo ad abeti altissimi, con tronchi dalle grandi circonferenze, il sottobosco ricoperto di aghi, pigne e muschio, tutto assume un aria da fiaba. Nelle faggete, in autunno, quando di prima mattina si incontra un po' di nebbia, i rami si stanno spogliando piano piano, le foglie secche cadono al suolo e ricoprono il terreno, il silenzio è sovrano e qua e la ci si imbatte in qualche faggio secolare che sembra li ad aspettarti per raccontare una storia. Il querceto, con il suo sottobosco più fitto, intricato, a volte sembra quasi impenetrabile, mi da un'idea di selvaggio, di incontaminato ancora da scoprire. Ed infine il castagneto, con i suoi grandi tronchi, le larghe foglie e i ricci che ricoprono il sottobosco, le felci, i muretti in pietra che ci fanno capire che quei boschi già tantissimi anni fà erano abitati, è un po' come entrare nella storia.
Così dopo l'albero realizzato a quattro mani con Alessia di BeadsandTricks e il portacandele "radici", oggi vi mostro un altro portacandele, questa volta con il profilo di un albero.
Buona creatività a tutti… Alberto.
Frammento di un mio disegno più grande. |
Gli alberi mi rilassano, mi fanno sentire libero, mi fanno respirare a pieni polmoni, mi danno sicurezza, mi fanno sentire a casa. Ogni bosco mi affascina per qualcosa di diverso, nell'abetaia, in mezzo ad abeti altissimi, con tronchi dalle grandi circonferenze, il sottobosco ricoperto di aghi, pigne e muschio, tutto assume un aria da fiaba. Nelle faggete, in autunno, quando di prima mattina si incontra un po' di nebbia, i rami si stanno spogliando piano piano, le foglie secche cadono al suolo e ricoprono il terreno, il silenzio è sovrano e qua e la ci si imbatte in qualche faggio secolare che sembra li ad aspettarti per raccontare una storia. Il querceto, con il suo sottobosco più fitto, intricato, a volte sembra quasi impenetrabile, mi da un'idea di selvaggio, di incontaminato ancora da scoprire. Ed infine il castagneto, con i suoi grandi tronchi, le larghe foglie e i ricci che ricoprono il sottobosco, le felci, i muretti in pietra che ci fanno capire che quei boschi già tantissimi anni fà erano abitati, è un po' come entrare nella storia.
Portacandele realizzato interamente a mano con corda, sabbia e gommalacca. |
Così dopo l'albero realizzato a quattro mani con Alessia di BeadsandTricks e il portacandele "radici", oggi vi mostro un altro portacandele, questa volta con il profilo di un albero.
Buona creatività a tutti… Alberto.
Etichette:
alberi,
Beadsandtricks,
bosco,
corda,
gommalacca,
porta candele,
sabbia
venerdì 9 maggio 2014
Orecchini… 3 fili
Esattamente un anno fa, realizzai una collana a cui diedi il nome 12 fili. Un'idea che mi piacque molto e che fin dall'inizio pensai di dover ripetere e reinterpretare, ovviamente non lo feci allora e non l'ho fatto per un anno intero. Ma in fondo io sono un po' così, penso a cose da fare, le lascio li, le riprendo dopo mesi, oppure passo oltre e le dimentico. Però ogni tanto sulle mie idee ci ritorno, le rivedo con occhi nuovi e provo a svilupparle in modo diverso e più in stile con il percorso che sto facendo in quel momento. E così, partendo dalla collana 12 fili, ho realizzato questo paio di orecchini.
Ovviamente i fili non sono più 12 ma 3, così come il numero di dischetti di corda che questa volta sono rivestiti un po' di sabbia e un po' in gommalacca. La caratteristica che ho conservato è quella di dare la possibilità di chi li indossa di scegliere la posizione dei dischi, infatti, come potete vedere dalla foto, l'orecchino di destra ha i 3 dischi molto più vicini di quello di sinistra.
Potrete indossarli uguali o diversi, a voi la scelta.
Buona creatività a tutti… Alberto
Orecchini realizzati a mano con corda e sabbia. |
Ovviamente i fili non sono più 12 ma 3, così come il numero di dischetti di corda che questa volta sono rivestiti un po' di sabbia e un po' in gommalacca. La caratteristica che ho conservato è quella di dare la possibilità di chi li indossa di scegliere la posizione dei dischi, infatti, come potete vedere dalla foto, l'orecchino di destra ha i 3 dischi molto più vicini di quello di sinistra.
Potrete indossarli uguali o diversi, a voi la scelta.
Buona creatività a tutti… Alberto
martedì 6 maggio 2014
Ciondolo: l'"ostacolo"
Eccomi qui a scrivere un altro post… se penso ai voti che prendevo in italiano a scuola, tutto avrei pensato, ma mai e poi mai di ritrovarmi un giorno a scrivere con regolarità di ciò che penso, delle mie emozioni e di ciò che faccio. Eppure eccomi qui, non che adesso sia convinto di saper scrivere, anzi, però cerco di farlo, con tutte le mie difficoltà del caso, perché credo in quello che faccio e se scrivere di me e di questo mio mondo può servire, allora continuo a farlo.
Ma cosa scrivo oggi? ok faccio passare le foto degli oggetti ancora da pubblicare, allora vediamo, potrei postare una collana, magari questa, sì dai deciso pubblico questa… e cosa scrivo? Bella domanda, potrei scrivere semplicemente come è fatta. Sì, però così non do una mia visione di quello che posto, cosa potrebbe esserci dietro la realizzazione di questa collana; ok fammela guardare bene, la forma quadrata, quellla strada di sabbia che deve scavalcare quell'"ostacolo"… aspetta un attimo, un ostacolo, ecco cos'è quel parallelepipedo di corda che blocca la strada alla sabbia.
Magari potrei cercare una frase sul discorso ostacoli nella vita, ma guarda un po' ce ne sono diverse, ma questa di Ford mi fa subito pensare a quando ero più giovane e andavo in montagna a far trekking, sì quando camminavo per diverse ore al giorno su e giù per i monti per una settimana di fila. Se ci penso adesso, non so come facevo, beh la spiegazione è proprio qui, nella frase di Ford, si perché quando camminavo e dovevo raggiungere una cima, guardavo sempre in alto, alla ricerca della meta, del punto di arrivo e finché guardavo in alto e immaginavo cosa avrei potuto vedere da lassù, la fatica non la sentivo, il male alle gambe non mi fermava, la fame non si faceva sentire e puntualmente ogni volta che abbassavo lo sguardo, cominciavo a chiedermi, ma manca tanto, non c'è qualcosa da mangiare, dell'acqua? E allora, sguardo verso l'alto e continuavo a camminare, sapendo che all'arrivo tutto sarebbe stato magnifico.
Tante volte, nella vita ci ritroviamo a confrontarci con ostacoli di ogni genere e dimensione, ma a volte ci dimentichiamo di continuare a guardare alla meta e ci soffermiamo sugli ostacoli, rallentando il nostro cammino.
Gli ostacoli sono quelle cose spaventose che vedi
quando togli gli occhi dalla meta.
Henry Ford
Buona creatività a tutti… Alberto
Ma cosa scrivo oggi? ok faccio passare le foto degli oggetti ancora da pubblicare, allora vediamo, potrei postare una collana, magari questa, sì dai deciso pubblico questa… e cosa scrivo? Bella domanda, potrei scrivere semplicemente come è fatta. Sì, però così non do una mia visione di quello che posto, cosa potrebbe esserci dietro la realizzazione di questa collana; ok fammela guardare bene, la forma quadrata, quellla strada di sabbia che deve scavalcare quell'"ostacolo"… aspetta un attimo, un ostacolo, ecco cos'è quel parallelepipedo di corda che blocca la strada alla sabbia.
Dettaglio dell'"ostacolo" fatto di corda, rivestito di gommalacca e sabbia |
Magari potrei cercare una frase sul discorso ostacoli nella vita, ma guarda un po' ce ne sono diverse, ma questa di Ford mi fa subito pensare a quando ero più giovane e andavo in montagna a far trekking, sì quando camminavo per diverse ore al giorno su e giù per i monti per una settimana di fila. Se ci penso adesso, non so come facevo, beh la spiegazione è proprio qui, nella frase di Ford, si perché quando camminavo e dovevo raggiungere una cima, guardavo sempre in alto, alla ricerca della meta, del punto di arrivo e finché guardavo in alto e immaginavo cosa avrei potuto vedere da lassù, la fatica non la sentivo, il male alle gambe non mi fermava, la fame non si faceva sentire e puntualmente ogni volta che abbassavo lo sguardo, cominciavo a chiedermi, ma manca tanto, non c'è qualcosa da mangiare, dell'acqua? E allora, sguardo verso l'alto e continuavo a camminare, sapendo che all'arrivo tutto sarebbe stato magnifico.
Ciondolo realizzato interamente a mano con corda, sabbia e frammenti di conchiglie |
Tante volte, nella vita ci ritroviamo a confrontarci con ostacoli di ogni genere e dimensione, ma a volte ci dimentichiamo di continuare a guardare alla meta e ci soffermiamo sugli ostacoli, rallentando il nostro cammino.
Particolare della chiusura del ciondolo l'"ostacolo" |
Gli ostacoli sono quelle cose spaventose che vedi
quando togli gli occhi dalla meta.
Henry Ford
Buona creatività a tutti… Alberto
venerdì 2 maggio 2014
L'intreccio si sdoppia
Solitamente quando lavoro, mi sento un po' una pallina magica, una di quelle palline che quando fai cadere per terra non saprai mai da che parte andranno… o che dopo averle viste rimablzare in una direzione sei convinto che il prossimo salto sarà ancora da quella parte e invece cambiano improvvisamente strada. Allo stesso modo, io, salto da un lavoro ad un'altro con la velocità della luce e quando realizzo qualcosa di nuovo, magari con qualcosa che si potrebbe declinare in altri oggetti o forme, la tendenza è quella di abbandonare quella strada per cercarne subito una nuova.
Però in alcuni casi, piuttosto rari, scelgo di soffermarmi su una strada e magari di provare a reinterpretarla, esplorarla più a fondo per vedere quali potenzialità può avere. Il gioco dell'intreccio di corda, successivamente incorniciato, mi piace proprio, lo trovo elegante dal punto di vista estetico e mi intriga tantissimo questa sensazione di vedo non vedo.
Quindi perché non provare a sfruttarlo anche in altro modo rispetto rispetto alle collane realizzate precedentemente.
Questa volta gli intrecci sono due, decisamente più piccoli rispetto agli altri e incorniciati in due cerchi, ovviamente bucati al centro. La sabbia e la gommalacca si alternano nel rivestire i due cerchi e lo fanno in modo asimmetrico sui due orecchini, a decorarli un piccolo frammento di conchiglia nella parte inferiore dei cerchi.
Buona creatività a tutti… Alberto.
Però in alcuni casi, piuttosto rari, scelgo di soffermarmi su una strada e magari di provare a reinterpretarla, esplorarla più a fondo per vedere quali potenzialità può avere. Il gioco dell'intreccio di corda, successivamente incorniciato, mi piace proprio, lo trovo elegante dal punto di vista estetico e mi intriga tantissimo questa sensazione di vedo non vedo.
Quindi perché non provare a sfruttarlo anche in altro modo rispetto rispetto alle collane realizzate precedentemente.
Orecchini realizzati interamente a mano con corda, sabbia, gommalacca e frammenti di conchiglie |
Questa volta gli intrecci sono due, decisamente più piccoli rispetto agli altri e incorniciati in due cerchi, ovviamente bucati al centro. La sabbia e la gommalacca si alternano nel rivestire i due cerchi e lo fanno in modo asimmetrico sui due orecchini, a decorarli un piccolo frammento di conchiglia nella parte inferiore dei cerchi.
Buona creatività a tutti… Alberto.
Etichette:
conchiglie,
corda,
gommalacca,
intreccio,
Orecchini,
sabbia
Iscriviti a:
Post (Atom)